10 parametri chiave nel mondo e-commerce che dovresti conoscere

Avere una serie di strategie digitali ben definite per il tuo e-commerce rende gli obiettivi più semplici da raggiungere, migliora il monitoraggio e la misurazione dell’ottimizzazione. Ma con tanti dati a disposizione, ci si chiede quali siano davvero importanti per raggiungere risultati concreti.

Ecco 10 parametri che dovresti monitorare costantemente

1) Il tasso di conversione (CR)

Supponendo che il tuo obiettivo è quello di acquisire utenti paganti, il tasso di conversione indica la percentuale di visitatori che convertono le proprie visite sul tuo sito in acquisti.

Le statistiche del 2014 indicano che l’88,5% degli operatori nell’ecommerce considera il tasso di conversione come il dato più importante.

Se una campagna marketing porta 10.000 visitatori, i quali generano 1.000 acquisti, il tasso di conversione è del 10%.

2) Il valore medio di ordine (AOV)

Ogni volta che i visitatori convertono, pagano una somma. L’AOV misura la spesa media di tutte le conversioni o il valore medio per ordine.

La statistica riferita al 2014 riporta che il 71,2% degli operatori nell’ecommerce considera il valore medio dell’ordine un dato davvero importante.

Se 100 acquisti hanno generato ricavi per 1000 Euro, il valore medio degli ordini sarà di 10 Euro.

3) Tasso di abbandono del carrello (SCAR)

Questo parametro misura la percentuale di visitatori che abbandonano il carrello prima di concludere l’acquisto, per una qualsiasi delle molteplici ragioni possibili, tra cui il processo di pagamento lungo, spese di spedizione elevate, timore di condividere informazioni sulla propria carta di credito ecc.

Sempre secondo la statistica del 2014 il 53,8% degli operatori nell’ecommerce considera il tasso di abbandono del carrello un dato molto importante, anche ai fini di definire le correzioni opportune da apportare al sito per rendere una user experience migliore.

Se 100 visitatori aggiungono al carrello prodotti, ma sono solo 10 gli acquisti completati, il tuo SCAR sarà del 90%.

4) Costo di acquisizione del cliente (CAC)

il CAC misura il costo marginale medio dell’acquisizione di un ulteriore cliente, ovvero quello che spendi per convertire l’utente da visitatore ad acquirente.

Le statistiche del 2014 riportano che il 47% degli operatori nell’ecommerce considera il CAC un dato imprescindibile sulla valutazione delle spese di una qualsiasi campagna.

Se spendi 1.000 euro in annunci e acquisisci 200 nuovi clienti, il tuo CAC è di 5 Euro.

5) Ricavi per Visitatore (RPV)

L’RPV mostra le entrate medie che ogni utente sta generando in un determinato periodo di tempo.

Si basa sul valore medio dell’ordine (AOV) e sul numero di conversioni per visitatore, cioè l’entrate per il numero di volte che convertiamo considerando l’AOV.

Le statistiche del 2014 riportano che il 41% degli operatori di ecommerce considera l’RPV un importante dato per misurare la fidelity degli utenti al brand.

6) Il valore della durata (LTV)

Questo valore indica il valore medio del fatturato generato durante la durata di vita di ogni cliente. Se ad esempio 3 clienti hanno generato (nella totalità dei loro acquisti) 25mila, 5mila e 11mila Euro a testa di fatturato, l’LTV sarà di circa 14mila Euro.

7) Tasso di soddisfazione del cliente (CSR)

Il CSR misura in media quanto felici sono i tuoi clienti. I clienti felici hanno maggiori probabilità di premiare i brand con nuovi acquisti, diventando potenzialmente dei promotori del marchio.


Se hai 100 clienti e
di questi 90 sono infelici, la tua CSR è solo il 10%.

8) Tasso di rottura

In ecommerce, il tasso di rottura fornisce informazioni su quanti acquirenti stanno lasciando il carrello oppure rimangono in ibernazione.

Questo dato indica eventuali problematiche che non permettono la conclusione dell’acquisto.

9) Tasso di acquisto ripetuto (RPR)

È una parametro che mostra il tasso di ripetizione dell’acquisto durante la durata di vita del cliente, cioè coloro che sono stati convertiti più di una volta sul tuo negozio digitale. Questa metrica è specifica del settore.

10) Tempo trascorso tra gli acquisti (TBP)

Questa misura indica il tempo che intercorre tra un acquisto e il successivo. Può dare un’idea di quanto spesso un cliente effettua una conversione.

Gli acquirenti che compiono acquisti in maniera frequente hanno un TBP inferiore. Questo è un dato che può aiutare i rivenditori a incentivare gli acquirenti più lenti ad aumentare la frequenza dell’acquisto.

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